I nostri servizi

Recupero fondi dopo una frode di assistenza tecnica

Le truffe “help-desk” imitano l’assistenza di banche, fornitori internet o aziende tecnologiche (es. Microsoft/Apple). Attraverso pop-up allarmanti, telefonate o email convincono l’utente a concedere accesso remoto, a leggere OTP o ad autorizzare pagamenti “di verifica”. Il nostro team interviene rapidamente per mettere in sicurezza i dispositivi, tracciare i flussi di denaro e avviare procedure di recupero con banche e prestatori di servizi di pagamento (PSP).

Come agiscono i truffatori

  • Finti avvisi sullo schermo (“Il tuo PC è infetto”, numero da chiamare) o chiamate automatiche che si spacciano per la banca.
  • Richiesta di installare software di controllo remoto (p.es. AnyDesk/TeamViewer) o profili MDM sul telefono.
  • Induzione a leggere codici OTP, approvare notifiche push, condividere IBAN/numero carta o credenziali di home banking.
  • Simulazione di rimborsi “errati” per costringere la vittima a inviare bonifici o crypto “per pareggiare”.
  • Takeover dell’account: cambio password, aggiunta di dispositivi fidati, disattivazione dell’autenticazione a due fattori.

Segnali di allarme

  • Pressione ad agire subito, minacce di blocco account o denunce.
  • Numero da chiamare mostrato in un pop-up/nuova scheda del browser.
  • Richiesta di accesso remoto, di installare app sconosciute o di disattivare l’antivirus.
  • Richiesta di leggere OTP/codici di sicurezza o di inviare foto del documento.
  • “Rimborso troppo alto”: vogliono che tu restituisca la differenza tramite bonifici istantanei o crypto.

Cosa facciamo per te

  • Incident response: isolamento dei dispositivi, rimozione di software remoto/malware, revoca di sessioni attive.
  • Tutela degli account: reset password, ripristino MFA, verifica inoltri email e regole sospette.
  • Tracciamento pagamenti: analisi IBAN/PSP, richieste di chargeback/recall, blocchi di emergenza dove possibile.
  • Denunce e segnalazioni a banche, PSP e autorità con dossier probatorio completo (log, screenshot, estratti conto).
  • Perizia tecnica e relazione forense a supporto di procedimenti civili/penali o reclami all’intermediario.
  • Educazione e hardening: checklist di sicurezza personalizzata per prevenire recidive.

Processo di lavoro

  • 1.

    Primo contatto e messa in sicurezza

    Intervento immediato: disconnessione rete se necessario, revoca accessi remoti, blocco temporaneo di carte/conti a rischio e definizione delle priorità operative.

  • 2.

    Raccolta prove

    Acquisiamo chat, registrazioni, schermate dei pop-up, log delle app remote, estratti conto e ricevute. Prepariamo il fascicolo probatorio per banca/PSP e autorità.

  • 3.

    Analisi & tracciamento

    Mappiamo i flussi (bonifici, carte, crypto), identifichiamo controparti e intermediari, avviamo richieste di blocco, chargeback o recall ove tecnicamente e contrattualmente possibili.

  • 4.

    Azioni e ripristino

    Presentiamo denunce e reclami strutturati, seguiamo l’iter con gli istituti e ripristiniamo la sicurezza: password rotation, MFA, pulizia dispositivi e consigli pratici per il futuro.

Casi di successo

  • Recupero di €22.000 dopo accesso remoto e falsi “rimborsi” su home banking.
  • Blocco tempestivo di bonifici per €9.800 verso conto mulo in UE, con recall parziale.
  • Recupero di €6.200 dopo “supporto Microsoft” e installazione di tool di controllo remoto.
  • Chargeback carta per €4.500 su acquisti non autorizzati eseguiti durante la finta assistenza.

Consigli pratici

  • Non chiamare mai numeri mostrati in pop-up o messaggi di errore del browser.
  • La banca non chiede OTP/codici via telefono né chiede di installare software di controllo remoto.
  • Se hai condiviso un codice o visto movimenti sospetti, blocca subito carta/conti e contattaci.
  • Cambia password e attiva l’autenticazione a due fattori su email e home banking.
  • Disinstalla tool remoti non richiesti e verifica profili MDM/app di gestione sullo smartphone.